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I 23 SCIENZIATI MORTI!, Operazione Ultimo Giudizio!

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texarcana
icon10  view post Posted on 21/10/2005, 22:46




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salve a tutti


Ci tenevo a trovare qualche notizia su questo "sporco affare" dei 23 ( in seguito cresceranno a dismisura le scomparse, le morti e gli incidenti di personale della Marconi e alcune filiali.
Ma andiamo a leggerci questo interessante "articolo-dossier" -da me tradotto dal francese- su cosa é avvenuto realmente.


Traduzione by Tiziano Morresi


23 SCIENZIATI MORTI


Recentemente, ho messo le mani su questo buono vecchio romanzo di Sidney Sheldon, intitolato

OPERATION ULTIMO GIUDIZIO

pubblicato nel 1991 alle stampe nella città di Londra. E forse -dico io-non é una coincidenza, e vedremo il perché.

La storia gira attorno ad un crash di un UFO e dell'eliminazione, che se ne segue, dei testimoni da parte di spaventosi cospiratoti . Conservo una buona memoria della lettura di questo romanzo e ho dato anche un colpo d'occhio agli allegati - che riferiscono fatti veritieri - che furono, lo suppongo, alla base dello scenario del libro.
Ed ho letto, o piuttosto riletto un passaggio (pp 378-379):

"Nel breve spazio di sei, anni, ventitre scienziati inglesi che lavoravano sui progetti tipo "guerre stellari" hanno trovato la morte in circostanze che si prestano ad interrogativi.Tutti avevano lavorato sui vari aspetti del materiale di guerra elettronica, che comprende la ricerca sullo UFO".

Seguiva l'elenco delle ventitre vittime (tutti scienziati!).
Questa storia mi intrigava dempre di piu, poiché ora sette anni dopo la pubblicazione di questi allegati, Sydney Sheldon, era a mia conoscenza, la sola persona a riferire questo avvenimento. E Sydney Sheldon, benché autore di numerosi bestsellers, non ha niente dell'ufologo indurito, diciamo cosi dagli anni o da esperienze sul campo o meno.

Decidevo allora di partire alla ricerca di informazioni che potessero annullare o confermare queste dichiarazioni. Ciò che segue è il risultato delle mie ricerche...

IL CASO DI ALISTAIR BECKHAM
A 50 anni, Alistair Beckham era un brillante ingegnere nel settore dei progetti aerospaziali. La sua specialità: la creazione di software per i sistemi sofisticati della difesa navale. Come molte centinaia di altri scienziati britannici, lavorava su un programma pilota chiamato "Strategic Defense Initiative" - S.D.I., meglio conosciuto sotto il nome di "Star Wars". E come almeno 21 dei suoi colleghi, egli morirà in un modo violento e atipico.

Era una domenica pomeriggio assolato d'agosto del 1988. dopo avere accompagnato sua moglie al lavoro, Beckham attraversa il suo giardino e guadagna il retro della casa dove si sedie su una cassa vicino ad una porta. Si arrotola del filo di ferro attorno al suo petto, li collega ad una presa elettrica ed inserìsce un fazzoletto in bocca. Quindi, attiva il commutatore!.

Il nome di Beckham si aggiunse all'elenco dei scienziati britannici che morirono o scomparirono in circostanze sconosciute e misteriose dal 1982. Per il governo britannico, si trattava di una coincidenza. La stampa parlò di stress. Ed i parenti non seppero che pensare.

"non c'erano affari d'adulterio tra noi" afferma Mary Beckham, la vedova di Alistair.
"Non sappiamo perché lo ha fatto... se lo ha fatto. E non possiamo immaginare che l' abbia fatto. C'è qualche cosa d'altro... ""

IL CASO DI KEITH BOWDEN I primi decessi risalgono al marzo del 1982, quando lo scienziato informatico dell'università di Essex, il dott. Keith Bowden, morì in un incidente d'automobile. Le autorità dichiararono che Bowden era in stato d'intossicazione. Sua moglie ed i suoi amici contestano i fatti riportati dalla polizia e dopo dalla stampa.

A 45 anni, Bowden, era un'ingegniere informatico. Era co-fondatore del Dipartimento delle Scienze Informatiche all'Università di Essex e lavorò per uno dei principali partner del progetto S.D.I. "Strategic Defense Initiative" in Inghilterra.
Durante l'indagine, la polizia certificò che il tenore d'alcool contenuto nel sangue di Bowden superava il limite legale e che conduceva troppo rapidamente. Ovviamente, si trattava di un incidente. Tuttavia, la vedova del defunto, Hillary Bowden, ed il suo avvocato, sospettarono un cover-up, poiché gli amici che condivisero la serata con la vittima garantirono che Bowden non bevve un solo bicchiere!.

"Il mio avvocato sollecitò il parere di uno specialista che esaminò l'automobile accidentata" spiegò signora Bowden.
"Qualcuno sostituì le ruote con altre, molto usate. In occasione dell'indagine, ci si interrogò sul funzionamento regolare del veicolo, dove nulla di difettoso fu segnalato!"

Hillary in stato di choc, accettò il verdetto. Attualmente, resta convinta che qualcuno manomise l'automobile di suo marito.

IL CASO DI DAVID SANDS
David Sands, 37 anni, scienziato a Easams, si occupava di un sistema di controllo informatico del radar di un satellite. Nel marzo del 1987, lancia a tutto gas la sua automobile contro la parete in mattoni di un ristorante. Il suo baule era riempito di bidoni di benzina. L'impatto causò l'esplosione del veicolo. La stampa suggerì che Sands commise (dandolo per scontato) il suicidio a causa di un supermenage emozionale!!.
Margaret Worth, la suocera di Sands, affermò che questa spiegazione è completamente farfallosa, assurda.

"quando David mori, fu uno choc per tutti" aggiunse.
" Gli riusciva tutto." Era molto fiducioso nel futuro. E gli affari gli andavano molto bene. Era contento e di buon umore la settimana prima del dramma ".

(mia riflessione:
Nulla lasciava presagire quel che sarebbe successo. Fosse anche che .....nulla é certo in questo mondo, ma da qui a sciegliere una fine del genere, mi sembra alquanto strano. Dico io...perché andare a schiantarsi contro un ristorante e magari uccidere un qualche avventore incolpevole, per essere poi ricordato dalla tua famiglia e dagli amici come un criminale che era stufo della vita e incazzato con tutti. Non mi sembra il caso di David Sands. Come non mi sembra il caso degli altri scienziati suicidi.
Come, adesso tutto ad un tratto diventano un pericolo pubblico, decidono di suicidarsi mettendo in pericolo di vita i passanti?.....mmhhh non lo credo.)

DIFFERENTI REAZIONI
Tutti questi decessi che toccano il mondo ultrasegreto dell'armamento sofisticato, non lascieranno impreparato il governo degli Stati Uniti che esigerà, via Ambasciata a Londra, un'indagine condotta dal Ministero della Difesa Britannica (MoD).
Membri del Parlamento, come Doug Hoyle, co-Presidente dell'Unione dell'Industria, delle Scienze e delle Finanze, hanno ugualmente sollecitato un'indagine.
Per contro, il governo di M.Thatcher si è rifiutato di condurre un' indagine.
Il Pentagono pubblica un "No Comment" sull'affare.
Inoltre, quando il SUNDAY TIMES di Londra riferisce dei decessi misteriosi, le fonti ufficiali dell'Ambasciata americana ammetteranno di essere stati al corrente di almeno altre dieci vittime supplementari.
Come il corrispondente del NBC News London lo ha precisamente sottolineato:

"Nel mondo delle informazioni, questo proverbio ritorna spesso:"
"Twice is coincidence, but three times is enemy action". E quando ciò riguarda il progetto SDI, la sfida è molto grande.

MARCONI COMPAGNY LTD
Per ringraziare il governo Thatcher del sostegno iniziale per il programma di SDI, l'amministrazione Reagan promise una quantità non trascurabile di contratti con l'industria bellica, della difesa britannica - diverse centinaia di milioni di dollari erano in gioco.
La Gran Bretagna possiede un'industria della difesa ultra-potente - vedere le famose mine anti-uomo ad esempio. Le esportazioni di armi salgono quasi a 250 milioni di dollari. Uno scandalo che coinvolgesse lo "Star Wars" non poteva essere tollerato.
Cosi di fatto, il centro dello scandalo si rivolge contro e attorno al gigantesco "Marconi Compagny Ltd", il più grande fornitore e partner del complesso industriale-militare britannico.

La Marconi, che empiega 50'000 persone nel mondo, é una filiale della General Electric Company (GEC). Il direttore della GEC, Lord Wienstock, ha lanciato una sua personale indagine sui decessi.
La GEC ed il Ministero della Difesa continuano a considerare i 22 decessi, come pura coincidenza .
Un portavoce del MoD afferma che

"non c'è nessuna prova che può collegare le morti tra esse".

Tuttavia, un articolo sul THE INDEPENDANT rivela che l'incidenza di suicidi fra gli scienziati che lavorano per la Marconi è, in media, il doppio di quello degli individui considerati mentalmente sani nella popolazione nazionale.

COINCIDENZE?
Fine 1986, due nuovi decessi. Sono due scienziati della Marconi che sono stati ritrovati morti a Bristol. Tutti due erano implicati nella creazione di un software per un enorme simulatore "Star Wars". E tutti due lavoravano sul simulatore alcune ore prima di morire. Come gli altri, non avevano alcuna ragione evidente di porre fine ai loro giorni.

Vimal Dajibhai, di 24 anni, lavorava alla Marconi Underwater Systems a Croxley Green. Nell'agosto del 1986, si ritrova il suo corpo in fondo al ponte di Clifton. Una caduta di 80 metri. Nessun testimone ed il verdetto si fa sempre di piu aspettare. Tuttavia, le Autorità fecero tutto il possibile per determinare le circostanze della morte violenta dell'uomo di origine Indiana.
La polizia assicura che Dajibhai soffriva di depressione, ciò che la famiglia ed i suoi amici negarono decisamente. Secondo le autorità, alcune ore prima del dramma, il defunto ceno' con un amico, un certo Heyat Shah, e che una bottiglia di vino fu ritrovata nell'automobile. Tutti gli amici di Vimal, tra cui le stesso Shah, affermarono che Vimal Daijbhai non ha mai toccato una goccia d'alcool nella sua vita.
Un'indagine giornalistica troverà elementi in contraddizione con l'indagine ufficiale.

"un'informativa di polizia segnalò segni di puntura sulla natica sinistra di Dijabahi" spiegò Tony Collins, che coprì l'affare per il Magazin "COMPUTER NEWS.

"Apparentemente, è stato il motivo per cui la sua sepoltura si interruppe alcuni secondi prima dell'incenerimento"!!.

"Alla famiglia gli viene detto che il corpo doveva subire una nuova autopsia!."

Quindi, alcuni mesi dopo l'incidente, la polizia tiene una conferenza stampa ed annuncia che non c'erano punture sulla totalità del corpo. (tanto per essere chiari)

Sharif Ashaad di 26 anni, lavorava come analista informatico per la Marconi a Stanmore, Middlesex. Il 28 ottobre 1986, prende la sua automobile e si dirige su un parcheggio pubblico, non lontano dal luogo dove Dajibhai morì. Appende la fine di una fune ad un albero e l'altra fine se la lega intorno al collo. Quindi, torna sulla sua Audi 80 automatica, spinge sul pedale del gas, e praticamente si decapita.
La Marconi dichiarerà che Sharif non aveva nulla a che vedere con la "Star Wars".
Invece, i suoi colleghi affermano l'opposto. Il verdetto dell'indagine: suicidio motivato dall'abbandono da parte della sua amata.
Ashaad non vedeva la sua amica da tre anni.

"Si dice che Sharif era completamente distrutto, abbatuto a causa di un amore impossibile" spiega Tony Collins.

"Ma questo era impossibile poiché aveva una moglie in Pakistan." E, improvvisamente, la polizia cambiò la sua versione dei fatti: in realtà, Sharif era innamorato pazzo di una donna con la quale aveva una relazione e si è decapitato sotto la minaccia di un'altra donna che desiderava l'annullamento del matrimonio.

(Riflessione: avete capito cosa hanno fatto le Autorità. Dopo aver scoperto che Sharif era sposato e aveva una moglie in Pakistan, hanno cambiato il movente della tragica fine dello stesso. Questo per dire che anche le indagini di polizia lasciano a desiderare. Vogliono imbastire un movente assurdo e non fanno nemmeno le loro verifiche. Questo vuole dire che alla Polizia arrivavano già confezionate le indagini!).

"É estremamente complicato ottenere informazioni su questi decessi" si lamenta Tony Collins. Tuttavia, nel caso di Sharif, due fatti sono innegabili: Ashaad non soffriva per depressione e non aveva alcuna ragione di essere a Bristol al momento dei fatti.

FRODI, SUICIDI ED ASSASSINII
La stampa ha trovato una risposta all'enigma: tutti quest'incidenti e suicidi sono il prodotto dello strees. Secondo un ufficiale d'alto rango britannico, il MoD, ha segretamente e durante un anno e mezzo, condotto un'indagine sulle attività della Marconi, in quanto sospettava la società di frode nei confronti del Governo. Quest'operazione ha mobilitato la quasi totalità delle risorse investigative del MoD.
Inoltre anche la Royal Military College of Science e la Royal Air Force Research Center, furono interessati all'indagine. Quasi tutti gli scienziati deceduti furono associati con una o diverse di queste Istituzioni.

E se i dipendenti della Marconi furono forzati ad effettuare o dissimulare quest'attività illegale, lo sforzo, lo strees legato all'indagine avrebbe ben potuto causare questi suicidi ed incidenti.

"Negli Stati Uniti, nulla impedisce ai dipendenti spinti acommettere atti illegali - come arnaquer il governo - a denunciare i loro superiori"

Confida una fonte confidenziale del Parlamento.

"Tuttavia, in Gran Bretagna, ci sono state forse 20 persone che l' hanno fatto ed ora sono tutti sulla strada. Non ricevono né compensazione, né riconoscimento e né pensione. Inoltre sono perseguiti. Possono trasferirli."

"É una situazione insopportabile" aggiunge la fonte. "è completamente comprensibile che questi scienziati si siano suicidati per vergogna o per timore delle conseguenze di una rivelazione pubblica di questi crimini." Se la Marconi "scroccasse" sistematicamente il governo per milioni di sterline ogni anno, si può supporre che un dipendente cada, per caso, su documenti che possono accusare la società. Occorreva allora farlo scomparire e truccare l'assassinio in suicidio.

IL CASO DI PETER PEAPELL
Consideriamo il caso di Peter Peapell, trovato morto accanto al suo veicolo nel suo garage di casa, a Oxfordshire.
Peapell 46 anni, impiegato dal Royal Military College of Science, era un riferimento per la tecnologia della comunicazione, la sorveglianza elettronica e l'individuazione di obiettivi. Peapell era un esperto nella sua attività. Provava la resistenza del titanio alle esplosioni.
Nella notte del 22 febbraio 1987, Peapell passò una serata piacevole in compagnia di sua moglie, Maureen, ed i suoi amici. Tornarono a casa e Maureen andò direttamente a stendersi, lasciando a Peter parcheggiare l'automobile. Quando Maureen si sveglia la mattina dopo si accorge che Peter non é al suo fianco, e che nemmeno é venuto mai a coricarsi durante la notte. Lo cerca e mentre sta per aprire la porta del garage, si acorge che é chiusa. Poteva ancora sentire il motore dell'automobile girare.

Ed é allora che trova suo marito steso sul dorso vicino al veicolo, con la sua bocca giusto al di sotto del tubo di scappamento. Era già morto. Inizialmente, Maurren pensava che la morte di suo marito fosse accidentale. Forse voleva verificare qualcosa sotto l'automobile ed aveva sbattuto la testa. Ma le lampade che illuminano l'interno del garage erano rotte e Peter non portava lampadina da tasca. L'indagine non poté determinare se si trattasse di un omicidio, di un suicidio o di un incidente. Secondo Maureen Peapell, Peter non aveva alcuna ragione di porre fine ai suoi giorni. Nessun problema coniugale, né finanziario.
Peter adorrava il suo lavoro. Secondo i suoi colleghi, aveva appena ricevuto un aumento e non mostrava "assolutamente alcun segno di strees".

DOPO LE COINCIDENCE, LO STREES... ALTRE SPIEGAZIONI
In breve, per tutte queste morti, a ciascuno la sua teoria. Ad esempio, il National Forum Foundation, con sede a Washington D.C., pensava che queste morti erano il risultato di un lotto di un gruppo europeo di terroristi dell'estrema sinistra. Un'altra teoria suggeriva che i Russi avessero sviluppato un "raggio mortale" elettromagnetico per eliminare gli scienziati britannici!.

LA CARTELLA DELLA MORTE
1. Incidente d'automobile: Professore Keith Bowden, 45 anni, scienziato specializzato nel campo dell'informatica, all'università d Essex. Nel marzo 1982, la sua automobile salta giu da un ponte. Si parla di un incidente.

2. Incidente di volo a vela: Jack Wolfenden, luglio 1982.

3. Suicidio: Ernest Brockway, novembre 1982.

4. Scomparso: Il tenente Colonel Anthony Godley, 49 anni, esperto nella difesa al Royal Military College of Science. Scompare nell'aprile 1983. Si suppone morto.

5. Strangolamento: Stephen Drinkwater, 1983.

6. Impiccagione: George Franks, aprile 1984.

7. Suicidio: Roger Hill, 49 anni, lavorava per la Marconi. Nel marzo 1985, si suicida sparandosi nella testa al suo domicilio familiare.

8. Impiccagione: Stephen Oke, 1985.

9. Defenestrazione: Jonathan Walsch, 29 anni, esperto nelle comunicazioni per la Martlesham Health e per la GEC. Nel novembre 1985, cade del balcone di un hotel a Abidjan, in Costa d'Avorio. Il verdetto è in sospeso.

10. Caduta: Vimal Dajibhai 24 anni, ingegnere in informatica. Lavorava per la Marconi. Nell'agosto 1986, Dajibhai cade da un ponte a Bristol. Verdetto: suicidio.

11. Decapitazione: Ashaad Sharif 26 anni, analista informatico per la Marconi. Nell'ottobre 1986, ad Bristol, si decapita. Verdetto: suicidio.

12. Avvelenamento: John Brittan, 1986.

13. Suffocamento: Richard Pugh, consulente per il MoD. Nel gennaio 1987, lo trovano morto. Si pensa ad un gioco erotico estremo durante una relazione sessuale.

14. Asfissia: John Brittan, esperto per il MoD al Royal Military College of Science. Nel gennaio 1987, lo trovano morto nel proprio garage mentre il motore della sua automobile gira ancora dopo diverse ore!. Verdetto: morte accidentale.

15. Overdose di droga: Victor Moore 46 anni, ingegnere al Marconi Space Systems. Nel febbraio 1987, è trovato morto di una quantità inevitabile di droga (overdose). Verdetto: suicidio.

16. Asfissia: Peter Peapell 46 anni, scienziato al Royal Military College of Science. Morto di sfisia nel suo garage. Verdetto: suicidio benché i ricercatori non abbiano escluso un omicidio.

17. Asfissia: Edwin Skeels, 43 anni, ingegnere alla Marconi. Verdetto: suicidio.

18. Incidente d'automobile: David Sands, direttore di progetto a Eassams. Si schianta con la sua automobile contro un ristorante. Morte istantanea. Verdetto: suicidio o omicidio.

19. Incidente d'automobile: Stuart Gooding, 23 anni del Royal Military College of Science.

20. Morto in un incidente a Cipro. Verdetto: incidente mortale.

21. Caduta: David Greenhalgh, 10 aprile 1987.

22.Noyade: Shani Warren aprile 1987.

23. Incidente d'automobile: George Kountis, analista. Nell'aprile 1987, la BMW di Kountis si innabbissa nel fiume Mersey a Liverpool. Verdetto: incidente.

24. Suffocation: Marco Wisner, 24 anni, ingegnere in informatica per il MoD. Nell'aprile 1987, lo trovano con la testa in un sacchetto di plastica. Verdetto: piccolo gioco a connotazione sessuale che avrebbero consumato, dopo una dispendiosa bevuta.

25. Incidente d'automobile: Michal Baker, 22 anni, esperto alla Plessey Defense Systems. Nel maggio 1987, la sua BMW sfonda una barriera. Verdetto: incidente.

26. Attacco cardiaco: Frank Jennings, 60 anni, ingegnere per la Plessey.

27. Caduta: Russel Smith 23 anni, tecnico per l'Atomic Energy Research Establishement. Nel gennaio 1988, si ritrova il suo corpo sulle scogliere a Cornovaglia. Verdetto: suicidio.

28. Asfissia: Trevor Knight, 52 anni, ingegnere in informatica alla Marconi. Verdetto: suicidio.

29. Elettrocuzione: John Ferry, 60 anni, assistente del direttore marketing per la Marconi. Nell'agosto 1988, lo trovano morto con un cavo elettrico nella bocca. Verdetto: probabile omicidio.

30. Elettrocuzione: Alistair Beckham, 50 anni, ingegnere alla Plessey. Nell'agosto 1988, il suo corpo senza vita è trovato nel suo giardino. Verdetto: suicidio.

31. Asfissia: Andrew Hall, 33 anni, ingegnere. Lo trovano morto, asfissiato dal fumo del tubo di scappamento, nella propria automobile. Verdetto: suicidio.

32. Suicidio: Victore Moore. Data sconosciuta.

CONCLUSIONE Dopo un controllo delle fonti, sono arrivato a contare 32 suicidi o altri incidenti di qualsiasi tipo. Cosa bisogna pensare di quest'affare oscuro? Attualmente, sarebbe prematuro formulare una spiegazione valida ma il dubbio esiste. Si osserverà anche che la valanga di decessi si è fermata di netto dal 1988.
Non c'é alcun dubbio che il Governo Britannico si è preoccupato e si preoccupa sempre della "questione" UFO: Michael Colvin (Presidente della Commissione della difesa alla Camera dei Comuni), Gerald Warner (coordinatore del J.I.C.), Frederick Howe (Ministro della Difesa), Michael Portillo (Segretario della Difesa), il generale Charles Guthrie (capo di Stato Maggiore degli Eserciti), Sir Michael Graydon (capo di Stato Maggiore della R.A.F.), la MI5, la MI6, la G.C.H.Q. tutti, chi più chi meno sono implicati nella ricerca sugli UFO.

Ma, sembrerebbe che questi decessi non siano in relazione con un cover-up che riguardi gli UFO. E mi permetto di mettere in dubbio la dichiarazione di Sheldon: "sui progetti tipo guerra stellare... che comprende la ricerca sugli UFO". Non ho trovato alcun legame tra Star Wars e le ricerche condotte dal MoD sugli UFO, eccetto forse l'ipotesi orribile di John Lear nella quale presenta il progetto Star Wars come un mezzo per proteggersi dai grigi... , ma questa é un'altra storia (come direbbe Carlo Lucarelli...)

Attached Image: Amphibian_sperimento_cambio_radicale.jpg

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texarcana
view post Posted on 19/11/2005, 12:20




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salve a tutti


Scudo Spaziale: Quale verità ?

Nel 1989, l'ufologo Timothy Good, nel suo libro 'UFO Report' parlò dello sfortunato destino di alcuni studiosi che assistettero allo sviluppo del programma difensivo 'Guerre Stellari'. Apparentemente furono eliminati da coloro per i quali lavoravano, così da non poter rivelare a nessuno quello
che sapevano, o forse ne fu responsabile qualcun altro che non era soddisfatto del loro lavoro. Scrive difatti Good: «Ci sono voci di morti sospette, oscuramente e profondamente legate agli UFO, che persistono , e provocano continue speculazioni. Il direttore della rivista 'Flying saucers review', Gordon Creighton, che aveva notato il legame mortale con il programma Scudo Stellare, mi scrisse in una lettera
del novembre 1988 : "Qui in Inghilterra 22 scienziati
si sono suicidati o sono morti in circostanze davvero misteriose. E parrebbe che la maggior parte fosse stata ingaggiata in quel progetto statunitense.
Il governo Britannico pare avesse cercato di mettere tutto a tacere. Ma la stampa invece ritiene che il governo USA abbia messo il nostro governo con le spalle al muro ed abbia fatto un'inchiesta. Molto chiaramente, quindi, si tratta o dei Russi o di loro". Così come molti ricercatori hanno supposto,
il programma Scudo Spaziale, apparentemente un mezzo per difendere gli USA contro i missili russi, poteva anche avere agli inizi una connessione con gli UFO. Qualunque sia il caso, fu fatto un test nel settembre 1988 al Tonopah Test Range nel Nevada su un'arma che penetrava sottoterra per distruggere, apparentemente, i centri di comando russi scavati nella solida
roccia a 1,000 piedi di profondità. In realtà molti ufologi credono che il vero bersaglio fosse un altro avversario che dimorava proprio là sotto, nel Nevada e nel New Mexico. Stando al Pentagono, l'arma che penetrava la terra
era di urgenza massima. Stando invece ad altre voci, i Grigi nei loro laboratori sotterranei fortificati facevano esperimenti genetici con la razza umana. Voci di gran lunga più sinistre dicevano anche che la loro intransigenza di oggi avrebbe portato a nuovi pericoli domani. Nel giornale di Seattle, Washington, a pag. 1 uscito l'8 ottobre 1988, originato dalla
Hearst News Service, scritto dal giornalista Bernard D. Kaplan, intitolato "Baffling case of 10 dead scientists; something sinister?", così leggiamo:
"Parigi. Lo chiamano il Mistero Guerre Stellari, il caso delle morti misteriose di 10 scienziati e tecnici britannici, che lavoravano tutti su progetti legati allo Scudo Stellare, anti-missilistico, del governo di Reagan. Tutte le morti sono avvenute negli ultimi 24 mesi, da quando cioè l'Inghilterra è entrata nel progetto. Tutte sono avvenute in circostanze
misteriose e violente. 4 morti avvennero per suicidio, 2 per morte accidentale, in altre 4 il coroner scrisse un verdetto aperto, il che significa che non si erano potute determinare le cause di morte. L'ultimo avvenne due settimane fa. Andrew Hall, ingegnere 33enne, che lavorava presso la British
Aerospace Company, fu ritrovato morto soffocato nella sua auto, con il tubo di scappamento collegato ad un tubo di gomma che entrava nel finestrino.
Verdetto: suicidio. Il mese prima, Alistair Beckham, ingegnere spaziale da tempo presso la grande ditta Plessey, fu trovato nella sua serra morto fulminato da fili elettrici che entravano in casa. Anche se si disse che si era trattato di suicidio, la vedova, Mary, invece era convinta che fosse un'esecuzione a tutti gli effetti. Alistar non aveva problemi personali, né
professionali. Non era depresso. - L'omicidio è l'unica spiegazione possibile - affermò la donna. Il membro del Parlamento Douglas Hoyle, che richiese un'indagine in queste strane morti prima di questo caso, concorda col dire che qualcosa di sinistro sembra accadere. - Il numero delle morti è diventato troppo alto per essere tutte dovute a coincidenze -, affermò egli. Il governo non ha dato seguito alle sue richieste, ma la scorsa settimana ordinò che le forze di polizia inviassero le loro informazioni. Fonti dicono che le autorità dell'intelligence della NATO di Bruxelles avevano chiesto ai
colleghi britannici di inviare un rapporto. 5 degli scienziati morti lavoravano in posti pericolosi, per la stessa ditta, la 'Marconi' britannica, aveva detto una fonte della NATO. 2 erano scienziati giovani presso il Military College of Science. Il capo sovrintendente Arthur Ford, il poliziotto che coordina le indagini, insiste che niente è stato trovato che lega tutti quei decessi. Secondo lui, Hoyle aveva detto una sciocchezza,
sottolineando che altri 2, come Hall, erano morti per le esalazioni dei tubi di scappamento delle loro auto. I poliziotti continuano a teorizzare che le morti erano dovute a stress per il troppo lavoro. Il manager del personale della ditta Marconi, John Shipley, respinse questa teoria, affermando che
nessuno degli scienziati morti che lavorava presso di loro era stressato.
Oltre a Hall e a Beckham, gli altri scienziati morti sono: Ashad Sharif della Marconi, trovato nella sua auto con un capo di una corda attaccata al collo e l'altro attaccato ad un albero vicino nell'ottobre 1986. L'auto era andata in avanti strozzandolo. Verdetto aperto. Lo specialista di computer del Ministero della Difesa, Richard Pugh, fu trovato morto soffocato da una
busta di plastica che aveva in testa nel gennaio 1987. Lo scienziato del Royal Military College John Brittan, soffocò nella sua auto lo stesso mese.
Morte accidentale; l'ingegnere della Marconi Victor Moore, era morto per apparente overdose nel febbraio 1987. Verdetto: suicidio. Lo scienziato del Royal Military College, Peter Peapell, fu arrotato da un'auto quello stesso mese. Verdetto aperto; il manager dei progetti satellitari della Marconi,
David Sands, si schiantò contro un muro con l'auto carica di lattine di gasolio nell'aprile 1987. Verdetto aperto. L'ingegnere delle armi della Marconi, Trevor Knight, fu ritrovato con un tubo di gomma collegato allo scappamento della sua auto, infilato nel finestrino nel marzo 1988.
Verdetto: sucidio. Infine, lo scienziato della Marconi, John Ferry, fu ritrovato morto fulminato nel luglio 1988. Verdetto aperto... »

(fonte: The secrets of the Mojave - Branton; traduzione: Michela D. - Spazioufo.com -)

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